martedì 31 luglio 2007

luglio col...male che ti voglio...

Ultimo giorno di luglio,direi "finalmente".E' stato un mese non poi così piacevole,piuttosto inconcludente dato che il mio studio é servito a poco(e qui stendiamo un velo pietoso) e in più la mia pelle continua ad avere una tonalità tendente al marroncino chiaro(qua stendiamo invece un pò di abbronzante che ci vuole!).
Questa non sarà un'estate molto promettente,meglio saperlo già da ora,o comunque meglio non farsi illusioni(almeno se poi capita qualcosa di bello sarà una bella sorpresa)e accontentarsi.Nessuna "vacanza" in vista,nessuna valigia prisciosa da preparare,continuerò,come da più di un anno a questa parte,a fare avanti e indietro tra Gioia e Ruvo con qualche probabile intermezzo marittimo di Ostuni(dai nonni,wow) o in qualche luogo salentino.
Ok,ci vuole solo un pò di pazienza,l'umore é in salita e questo é già positivo,e speriamo che qualche giorno di relax possa caricarmi abbastanza per ricominciare a studiare per gli esami di settembre.Vorrei tanto capire come si fa a prendere un giusto ritmo all'università...io ancora non l'ho trovato, il che é abbastanza sconfortante;ok a prendermi lo studio con calma ma qua mo cominciano a laurearsi tutti e ad andarsene(eheh,ciao Marco!!) in cerca di realizzazione,e io sto ancora combattendo per trovare il ritmo per studiare..no no,devo dare per forza uno scossone di quelli forti!
Vi posto 2 foto che mi sono scattata(con la mia stupendissima fotocamera nuova) in uno degli ultimi giorni di studio:
...e spero che questo faccione imbronciato possa essere sostituito da un'altro più rilassato e ottimista!

mercoledì 11 luglio 2007

lettera

Volevo porre la vostra attenzione su una lettera che ho trovato oggi sul sito del mio corso di laurea e che a dire il vero é stata scritta da miei colleghi.Diciamo che si ricollega al discorso che ho fatto qualche giorno fa.
Ecco la situazione attuale di noi studenti:


Alla cortese attenzione del

Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Francesco Rutelli


Oggetto: lettera aperta da parte degli studenti della classe 41 e 12s.


Roma, 12 febbraio 2007.

Illustre Ministro,
desideriamo esporre alcune necessità di noi studenti della classe di laurea 41: “Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali” e del relativo biennio specialistico, classe 12s: ”Conservazione e Restauro dei Beni Storico-Artistici.
Le conoscenze tecnico-scientifiche, indispensabili per una corretta
conservazione dei Beni Culturali, unite alla consapevolezza di poter favorire mediante esse il benessere dei cittadini attuali e futuri, hanno promosso in noi l'ambizione di formarci e lavorare nel settore della conservazione dei beni culturali.
Intrapresi gli studi, le nostre conoscenze facilmente si sono trasformate in
passione, in esaltazione per lo stretto contatto con testimonianze uniche dell’agire e dell’osservare umano.
L'integrazione della nostra formazione, tipicamente multidisciplinare, con gli stages e i tirocini di carattere pratico ci ha permesso di muovere i primi passi attraverso i molteplici sentieri in cui oggi si articola il mondo del lavoro nei beni culturali. Abbiamo avuto modo di interagire con l'archeologo, lo storico dell'arte, il conservatore dei beni culturali,l'archivista, il bibliotecario, il restauratore, nonché il chimico, il fisico, il biologo e le altre figure che per non dilungarmi non cito, ma non per questo meno evidenti e necessarie. Insieme a tali figure professionali abbiamo migliorato i principali ambiti di intervento sul patrimonio quali: conoscenza,conservazione, tutela, valorizzazione. Appare evidente come, partendo da tali presupposti, siamo rimasti stupiti nel constatare che le nostre competenze non fossero ancorate al terreno concreto dell’occupazione, la mancata corrispondenza tra il nostro titolo e le dinamiche complessive della domanda e offerta di lavoro, e la difficoltà che diversi attuali professionisti del settore hanno incontrato nell’identificarci.
Sebbene la nostra classe di laurea sia relativamente giovane, riteniamo che i tempi siano maturi per passare da questa fase di inevitabile sviluppo, di sperimentazione e di riflessione alla formulazione ed attuazione di una nostra identità professionale, nel pieno rispetto delle figure oggi operanti.
Non desideriamo ottenere una nicchia professionale in cui agire, crediamo
che l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro abbia ormai reso obsoleta la suddivisione di spazi, tuttavia la passione da sola non basta, sentiamo l’esigenza che vengano riconosciuti i nostri studi, gli sforzi dimostrati, che venga data, presso le istituzioni di competenza, la definizione della nostra professione, quella che abbiamo sempre sognato di svolgere e che deriva direttamente dalla nostra formazione teorica e pratica di alto livello, ovvero il tecnico diagnosta (laurea triennale) e lo scienziato della conservazione (laurea specialistica), i conservation scientists già
presenti nelle Istituzioni di molti Paesi Europei.
Considerando l’estensione e la capillarità del nostro corso di laurea nel
territorio nazionale, si rende necessario chiarire in tempi ragionevolmente contenuti le professioni legate a tali percorsi formativi e definire le loro mansioni integrandole nell’attuale contesto professionale del settore.
Tale processo permetterà alle istituzioni preposte di pubblicare bandi di
concorso inerenti alla nostra formazione e consentirà un rapporto chiaro ed immediato con il settore privato.
Il 31 gennaio scorso alla giornata dal titolo:”Scienza e Beni Culturali. La
diagnostica: formazione e professione” organizzata dall’Associazione che abbiamo costituito, Associazione Italiana Esperti in Diagnostica Applicata ai Beni Culturali (AIEDABC), esponenti del mondo accademico, professionale, associazioni sindacali e di categoria, nonché istituzioni locali hanno evidenziato come le nostre preoccupazioni e il nostro rammarico siano effettivamente realtà, in considerazione dello stato attuale che risulta del tutto indifferente anche alla normativa in vigore, con particolare riferimento alla famosa legge Merloni.
Per questa serie di ragioni abbiamo bisogno di identificarci, di riconoscerci inuna coscienza e identità professionale, di partecipare con la nostra passione, il nostro impegno e le nostre specifiche competenze al necessario processo di modernizzazione degli interventi di conservazione.
Certi del Suo interesse alle nostre necessità, alleghiamo sottoscrizione degli studenti, restiamo in attesa di una cortese e pronta risposta.
Cordiali saluti.

Penso che da parte mia ci sia da aggiungere davvero poco.Spero solo che in un futuro più vicino possibile anche il nostro impegno(e credetemi,non é un corso di studi facile)possa essere riconosciuto al pari di tanti altri corsi di laurea.E spero che un pò tutti possiate cominciare a capire che io faccio "beni culturali non all'ateneo ma al campus...si al dipartimento di scienze della terra,quella struttura di merda che si trova tra architettura e informatica...e si,esiste davvero...ah!!!"

lunedì 9 luglio 2007

P.S. al post di cui sotto

Dato che dopo quello che ho scritto stamattina ho ricevuto qualche richiesta mini di chiarimento,volevo spiegare che tutto ciò non é scaturito dal test che ho proposto scherzosamente quanche giorno fa,ci mancherebbe!
E' ovvio(per me) che tali riflessioni sono il risultato di un lungo periodo di elaborazione interiore e di certo non mi baso su un test per capire e trarre conclusioni.
Quindi chi si stava preoccupanto(se seee) può stare tranquillo!
Ah,NON SONO ARRABBIATA CON IL MONDO!Dopo quello che ho scritto la mia vita ha continuato a proseguire serenamente.Ripeto,sono solo riflessioni,tsè.
Notte.

Problematica?!

Ok,penso di farmi troppi problemi ,spesso...sempre...e ciò mi limita nella mia libertà di espressione e di "essenza".E allora é il momento di sprigionare quella mia piccolissima e timidissima parte "anarchica(eh,che parolona...se mi sentisse massimiliano!)" che é in me e cominciare a scrivere quello che mi pare.Si badi bene,non che fino ad oggi io abbia scritto cose fasulle,ma l'andamento di questo blog é stato quasi sempre condizionato da una domanda fissa
"cosa potrebbe destare interesse in chi legge?le foto?il gioco scemino e divertente?";
probabilmente tipiche problematiche di un giornalista...o forse no,non sono documentata in merito.
Voglio scrivere quello che pare A ME,come piace A ME...e pazienza se non dovesse interessare a nessuno o se per caso risulta troppo lungo da leggere.
Passo la mia vita con la convinzione che in questo mondo sia giusto agire per compromessi,senza cancellare totalmente le proprie idee,ovvio.Penso sempre che per un lieto vivere sia giusto venire incontro agli altri,forse magari con la speranza che il favore venga ricambiato(che illusa!).
Più cresco e più mi rendo conto che c'é qualcosa che non va,che i miei "buoni propositi" non corrispondono ad un risultato concreto.
Nel test che ho proposto qualche giorno fa ho potuto leggere delle risposte che mi han fatto riflettere,arrivatemi peraltro da persone che ,credo,mi conoscano bene(o così sembra).Pare che la mia "propensione all'empatia"mi porti ad avere e a sperare di poter avere fiducia negli altri,cosa quantomai rischiosa e ingenua.Mi spiace dover riscontrare che quasi nessuno sia riuscito a cogliere le mie intenzioni.
Sono sicura che per la maggior parte delle persone che mi conoscono io sono semplicemente "Manuela,quella che parla assai,parla ad alta voce,é solare,piena di entusiasmo e rompe i coglioni".
Va bene,pensate quello che credete.
In effetti il mio modo di fare é un'arma a doppio taglio...mi sono posta così e cosi sembro a voi.
NON VOGLIO CAMBIARE ...vorrei solo che la gente trovasse un pò di tempo in più per conoscere le persone e capirle,magari(ma quest'ultima cosa richiede troppo tempo).
Con questo di certo non voglio peccare di presunzione...di certo anche io potrò aver giudicato superficialmente qualcuno di voi,ma dentro di me so che già l'aver riconosciuto il problema é un buon sintomo di una futura ripresa.
Morale??!!
Ognuno continuasse la propria vita come gli pare,io continuo la mia,alle mie regole però.
Smettetela di giudicarmi per luoghi comuni,mi sono scocciata!E se non avete neanche tempo per comprendere le mie parole,allora smettetela di entrare in questo blog.

martedì 3 luglio 2007

chi me la fa fare(?)

A volte devo proprio essere masochista quando prendo determinate decisioni.
Allora,prendiamo come esempio la decisione universitaria.
Uno,verso la fine del liceo,comincia a fare una marea di riflessioni:"faccio una cosa che mi piace?faccio una cosa in cui riesco molto bene?faccio una cosa che mi faccia trovare subito lavoro?faccio una cosa che mi faccia guadagnare bene?faccio quello che dicono mamma e papà?COSA FACCIO??"
E quindi scattano i 3000 buoni propositi...per poi finire magari a fare la cosa più improbabile.
Prendete me,per esempio.
"Scienze e tecnologie per la diagnostica(aspettate ..riprendo fiato) e la conservazione dei beni culturali"...mah!
E che vol dì?!Boh!Ma suona bene...dai,mi piace!ok aggiudicato!
(I miei parenti,contenti di aver fortunatamente gettato via il promemoria del nome della mia prima università "scienze e tecnologie delle arti figurative,della moda,della musica e dello spettacolo"....hanno deciso di rivolgersi da uno psichiatra...)
Mi sono buttata,ho colto la sfida con me stessa(mi ero ripromessa,subito dopo il liceo di non aver più a che fare con le materie scientifiche...eccallà) e ho scelto il corso più sconosciuto della storia delle università italiane -.-
Fino a qualche mese fa non avevo ancora capito a che sarebbe servito un corso così(anzi,ancora qualche dubbio ce l'ho). Ora,la domanda nasce spontanea:cosa spinge una giovane studentessa a rovinarsi la vita e scegliere scienze del bla bla bla piuttosto che andare su una semplice "giurisprudenza","economia","fisica(no vabbè su questo la risposta ce l'ho)"..che tutti conoscono e tutti sanno a che serve e voglio dì,uno se deve assumere qualcuno sa chi assume?!
(Chi se l'assume una che é laureata in una cosa che per nominarla bisogna prendersi 2 giorni di ferie?!).

Io una risposta me la son data,me la sto dando...
Sto facendo tutto questo perchè nel mio cuore sta nascendo una sensibilità verso ciò che mi circonda e la voglia sempre più forte di non cancellare via l'unica cosa per cui forse l'Italia dovrebbe ritenersi fiera:il bene culturale.
L'Italia detiene oltre il 60% di beni culturali...mondiali!...ciò equivale a dire che ognuno di noi ha buone probabilità,uscendo ora di casa, di trovare nell'arco di qualche centinaio di metri un qualcosa che un americano dovrebbe pagare una marea di soldi per vederla e che noi, magari, neanche sappiamo che esiste o che si tratta di una cosa preziosissima!
La mia voglia di continuare nasce dal fatto che io per prima accuso la mia "poca cultura" ma sto cercando di rimediare il più possibile,forse perchè studiando determinate cose mi sto rendendo conto che abbiamo delle ricchezze assurde che meritano di essere salvaguardate.
La mia voglia di continuare nasce dal fatto che non voglio andarmene a Roma a lavorare ma mi piacerebbe tantissimo(anche se so che é un'impresa ardua)che qui,la mia gente,i miei compaesani potessero imparare ad apprezzare certe cose di cui dovrebbero andare fieri(vedi un museo Jatta tenuto come il cazzo!).
La mia voglia di continuare nasce dal fatto che sono una sognatrice e spero che un giorno si possa capire che uno stato come l'Italia dovrebbe investire soprattutto sul turismo e sul patrimonio culturale(e quindi sul loro sviluppo)e affinchè si arrivi ad una presa vera e propria di coscienza che tutti dovremmo difendere la nostra storia piuttosto che distruggerla per ignoranza(alla fine il vandalo é solo una persona ignorante).

Ma allo stesso tempo mi chiedo talvolta chi me la faccia fare...dopo la laurea ci prospettano i disastro,nessuno ci conosce,non abbiamo un nostro albo(per ora) e tranne qualche eccezione nessuno vuole spendere soldi per restauri ecc e quindi c'è poco lavoro.Ah che paradosso!
Si.Sono masochista.Ma ci credo,é una cosa che mi parte dal cuore.E forse forse se dentro di me ho dei sogni forse non ho fatto proprio la scelta sbagliata.



Ah.Per vedere una cosa come questa,non c'é bisogno di andare a Roma.

domenica 1 luglio 2007

Ad ognuno il suo test

Ed io,ovviamente,ho il mio(personalizzato)!
Suvvia,date il vostro contributo alla celebrazione della mia demenza...per conoscermi,conoscervi,conoscersi(fa molto Marzullo!)..

1) Chi sono?
2)Dove,come e quando ci siamo conosciuti?
3)Avresti preferito non conoscermi?
4)Quando sono nata?
5)Componenti della mia famiglia?
6)Dove vivo(ahahah!)?
7)Qual'é il mio punto forte?
8)E quello debole?
9)Vizi?
10)Cosa so fare meglio?
11) Cosa pensi che io pensi di te?
12)Se fossi una canzone,quale?
13) Una canzone che ci accomuna?
14) Ti ho mai deluso o fatto incazzare?
15)Ho mai fatto qualcosa che per te ha significato molto?
16)Da quanto tempo non ci vediamo?
17)Quando ci rivedremo?
18) Una cosa che amo?
19)Una cosa che odio?
20)3 parole per descrivermi?
21)Un momento che ricordi in particolare che parla di noi due?
22)Il mio parlare tanto per te é positivo o negativo?
23)Che lavoro dovrei fare da grande?
24)Te l'ho mai fatto il gioco della barchetta in mezzo al mare?
25)Se la risposta é no,vuoi che te lo faccia?
26)Un mio atteggiamento o frase o parola o ecc che ti é rimasta impressa di me?
27)Un viaggio che vorresti fare?
28)Mi ci porteresti?Perchè?
29)Spazio libero per lasciare un tuo commento.
30)Quante cazzate hai spatato in questo test?
31)Vabbè la smetto :D!!